PROGETTO

PROGETTO SIMPLEMOLD

SCOPO

Nell’ambito della riforma del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, a partire dal 1° settembre 2016, i siti monumentali di Tivoli – “Villa Adriana, Villa d’Este, il Santuario di Ercole Vincitore e La Mensa Ponderaria“,  sono stati riuniti sotto un’unica gestione autonoma, l’Istituto Autonomo Villa Adriana e Villa d’Este del MIBACT, con sede in Tivoli (RM).

In particolare, la Mensa Ponderaria di Tivoli si presenta come un piccolo gioiello incastonato nell’area del Foro, ed è uno dei pochissimi casi (come ad es. a Pompei) in cui si è potuta identificare la specifica funzione di una pesa pubblica. L’edificio, rinvenuto casualmente nel 1883 a fronte di lavori per infiltrazioni di acqua in una cantina, si trova a ridosso della basilica della città e del canale della Forma e si presenta composto di due ambienti. Riaperta al pubblico nel 2017, dopo alcuni lavori di risanamento e di revisione delle coperture, la Mensa Ponderaria presenta a tutt’oggi problematiche di conservazione relative alla presenza di umidità e di acqua all’interno degli ambienti. Il duplice scopo progetto SIMPLEMOLD è quello di definire un protocollo di misura ed un setup per il monitoraggio delle infiltrazioni di umidità nel luogo di interesse, nonchè la definizione di un sistema di bonifica adatto all’ambiente studiato, ed una conservazione a regime di un livello di umidità accettabile per prevenire ulteriori futuri effetti dell’umidità e consentire un’aumentata fruibilità dell’ambiente ai visitatori.

Poichè l’umidità determina anche l’instaurarsi di muffe, muschi e licheni (i quali presentano strategie flessibili di riproduzione e produzione di sostanze sia esogene che endogene durante la senescenza), l’attività sarà caratterizzata dalla ricerca di soluzioni ad ampia gamma relative al monitoraggio, includendo:

  • tecniche ad alta frequenza per misurare la profondità dell’infiltrazione
  • sensori olfattivi per il rilevamento superficiale e sub-superficiale delle specie infestanti

Il risanamento sarà affrontato confrontando fin dall’inizio soluzioni con sorgenti ad alta frequenza, valutando opzioni che contemplino interventi locali ad alta potenza o azioni distribuite a bassa potenza, mitigando il rischio per l’intervento di bonifica e verificando l’effettiva necessità di un sistema che mantenga continuamente in condizioni ottimali lo stato dell’ambiente della Mensa Ponderaria.

Le competenze dei partner del progetto sono state scelte in accordo alle problematiche sopra riassunte, coinvolgendo profili professionali in grado di affrontare tematiche relative a sistemi di rilevamento ad alta frequenza, sensoristica, ed interventi di bonifica e restauro.

INDIVIDUAZIONE DELLE CAUSE DELLE MANIFESTAZIONI UMIDE

La Mensa Ponderaria di Tivoli si trova al di sotto del livello stradale della zona storica della cittadina di Tivoli ed è risultata seriamente colpita da infiltrazioni d’acqua. E’ composta da due ambienti, il primo più grande ha una altezza che supera il livello stradale e contiene le Mensae e verosimilmente un passaggio per la pesa degli animali, mentre il secondo l’Augusteum, dove si trova la statua dell’imperatore, è completamente interrato.

Il problema dell’eccessivo contenuto di umidità presso la Mensa Ponderaria di Tivoli ne costituisce il principale fattore di degrado che si evidenzia in problemi conservativi dell’intero complesso, relativi sia alle murature che ai materiali lapidei e agli affreschi. Inoltre l’inadeguatezza delle condizione climatiche all’interno degli ambienti crea il problema dell’ insorgere di piante infestanti e di organismi biodeteriogeni.

Le misure ponderali con termobilancia termogravimetrica sulle frazioni lapidee prelevate si sono rivelate tutte piuttosto elevate, scendendo solo occasionalmente sotto valori del 10%, attestandosi su medie, per le diverse quote, generalmente superiori al 15%.

ANALISI DEL DEGRADO E DELLE PATOLOGIE DEI MATERIALI COINVOLTI

Nella Mensa Ponderaria la presenza d’acqua rappresenta il maggior fattore scatenante, sia in forma diretta che indiretta dei meccanismi di degrado dei materiali lapidei e porosi, attraverso infiltrazioni da impianto idrico, umidità di risalita capillare dal terreno, umidità di condensazione superficiale o interstiziale.
Esempi (foto) tipologie di degrado descritte nella norma UNI 11182:2006 e glossario ICOMOS:ISCS (croste, lacune, fessurazioni,..)

DIAGNOSTICA NON DISTRUTTIVA

Analisi quantitativa con igrometro

L’igrometro è un particolare strumento che permette l‘analisi quantitativa dell’umidità. Mettendolo a contatto con il muro umido, misura la percentuale di umidità presente in esso. Questa analisi non è precisissima perché misura l’umidità in superficie e non dentro al muro, tuttavia se abbinata ad altre tecniche, come nel nostro caso, è un metodo valido per una misura indicativa.

Datalogger

Gli ambienti sono stati sottoposti ad una serie di monitoraggi microclimatici al fine di comprendere le condizioni di umidità relativa e di temperatura che caratterizzano la Mensa e il l’Augusteum ad essa adiacente, nelle diverse ore della giornata.

Termografia IR

Questo strumento è in grado di rilevare la temperatura di un corpo attraverso la misurazione dell’intensità di calore da esso emessa, non dovendo quindi entrare in contatto fisico con esso, permette l’individuazione di anomalie termiche nel contesto dello scenario inquadrato dalla termocamera.

RISANAMENTO

La metodologia allo stato dell’arte per l’essiccazione della muratura storica con l’uso di radiazioni a microonde consiste nel posizionare l’area campione vicino a un’antenna a microonde e applicare nell’area campione diversi cicli di esposizione.

Il risultato è il riorientamento microscopico delle molecole d’acqua, le interazioni di attrito portano alla generazione di calore e alla successiva evaporazione dell’acqua dal campione. Studi recenti continuano a segnalare l’efficacia della radiazione a microonde per l’essiccazione non solo di diversi tipi di costruzioni storiche in muratura, ma anche di altri tipi di oggetti di grande valore storico, come opere d’arte di carta contaminate da funghi .

Tuttavia tale metodo non può essere utilizzato senza effettuare prima un lavoro di modellazione preliminare per indagare i limiti del trattamento a microonde nelle opere d’arte, che prevede la distribuzione della potenza di riscaldamento e il rischio di comparsa di risonanza, in base alla forma dell’oggetto o al tipo di agglomerati biologici esistenti su di esso.

Il trattamento a microonde non è molto uniforme a causa delle particolari forme dei microrganismi e può generare zone molto riscaldate (punti caldi) o zone con scarso irraggiamento.

RESTAURO

Interventi conservativi e di restauro nell’Augusteum e Mensa Ponderaria di Tivoli (RM): statua di Augusto, intonaci, pavimento in opus sectile ed elementi in lega di ferro a sostegno del soffitto, nell’ambito del Progetto SIMPLE-MOLD.

Gli interventi conservativi eseguiti fino ad oggi riguardano le travi in ferro della copertura, la pavimentazione lapidea in opus sectile e la scultura di Augusto.

Stato di conservazione

Le travi in lega di ferro (putrelle) che compongono la copertura dell’Augusteum erano in cattivo stato conservativo con punti di corrosione attiva e sollevamenti/distacchi di micro scaglie di materiale costitutivo;

La pavimentazione presenta anche altre forme di degrado quali: l’accumulo di consistenti depositi superficiali coerenti ed incoerenti che ne impedivano la corretta lettura; la deadesione di alcuni elementi lapidei dalla malta di allettamento; la mancanza di piccole lastre lapidee; scagliature e fessurazioni di alcune porzioni marmoree.

La scultura in marmo presenta un quadro conservativo complesso, dipeso in parte dalle numerose fessurazioni che rendono alcune porzioni non più solidali (elementi mobili) e in parte dal tipo di sostegno (struttura formata da laterizi), non più idoneo ad assicurare la stabilità dell’opera. Al di sopra delle superfici si notano depositi incoerenti e coerenti di diversa natura quali concrezioni e accumuli di ossidi ferrosi (anch’essi dovuti al percolamento delle acque meteoriche sulle travi della copertura).

Intervento conservativo

La prima operazione svolta ha riguardato il trattamento delle putrelle in ferro.Le operazioni ad oggi svolte sulla scultura hanno riguardato la pulitura delle superfici. Una prima fase è consistita nella rimozione dei depositi incoerenti a secco seguita dall’asportazione dei depositi parzialmente aderenti mediante irrorazione di acqua, pennellesse e spazzolini a setola morbida. I depositi coerenti e le incrostazioni presenti sulle superfici sono stati parzialmente rimossi tramite compresse imbevute di soluzioni di sali inorganici e successiva rimozione meccanica dei depositi solubilizzati.